DON'T DIE LIKE ME
Come ci s'infila nella spirale perversa del successo e della dannazione? E i media sono innocenti quando qualcuno ci s'infila? Per chi voglia leggere una storia esemplare di calcio e dell'inspiegabile catena che porta alla perdizione e al fallimento anche chi è baciato dalla celebrità e dal talento, dentro il turbillon folle dei gionalisti assatanati di notizie, val la pena leggere la biografia schietta di George Best, irlandese di nascita ed uno dei più talentuosi giocatori del campionato inglese tra gli anni '60 e '70, rovinato ancora giovane dall'alcol, che lo porterà alla morte nel 2005. Il libro - editato 5 anni prima della morte - non ha voli pindarici, spiegazioni metafisiche, autoassoluzioni. E' solo visibilmente sincero. Quando muore, Best dice le sue ultime parole: non morite come me.Vien da pensare ai giovani campioni subito vezzeggiati fuor di misura oggi, soprattutto se belli e fascinosi, sapendo che i media che oggi li esaltano son già pronti col veleno, anzi bramano raccontare la dannazione, il fallimento dopo il paradiso. Ancora oggi Best è considerato uno degli 8 migliori calciatori del XX secolo. (GV, 27/7/11)
George Best, The Best, Baldini Castoldi
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