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LE NOMINE DI ZUPPI, by Sancio Panza

(20/07/2016) - Rivoluzione copernicana nella governance della diocesi di Bologna con uno skyline della nuova squadra che a prima vista appare molto simpatetica con le dritte di Papa Francesco. Vediamo cosa cambia.
La nomina più importante, e per certi versi più sorprendente, è quella di monsignor Stefano Ottani. Sia dal punto di vista interno come verificatore della pastorale sul territorio sia per l'esterno poiché si relaziona a nome dell’Arcidiocesi con le istituzioni e la società civile e da lui dipende l'ufficio stampa e comunicazioni sociali fino a poco tempo fa sotto il diretto controllo del vescovo ausiliare emerito Ernesto Vecchi. Ottani si avvarrà della collaborazione di tre sacerdoti di frontiera buoni conoscitori delle periferie: don Lino Civerra; don Adriano Pinardi; don Riccardo Mongiorgi. Monsignor Giovanni Silvagni si occuperà di soldi e di buona amministrazione. Mentre altra nomina innovativa è quella di don Roberto Parisini, già cerimoniere di Biffi, a segretario generale. In pratica dirigerà il traffico in Curia. Ecumenismo, missioni, catechismo passano sotto la responsabilità di un altro prete di periferia don Pietro Giuseppe Scotti. Mentre al giovane don Maurizio Marcheselli, teologo, spettano settori chiave come i giovani, la scuola, l'università. Ampiamente riconfermato don Roberto Mastacchi alla famiglia e alle aggregazioni laicali. Mentre alla carità arriva don Massimo Ruggiano, prete in primo piano nella difesa della pace e grande amico del fondatore della comunità dell'arca Jean Vanier. Per la vita consacrata entra in campo Enzo Brena dehoniano.
Sancio Panza

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