(11/02/2018) - Ci sono i grandi colossi dell'editoria. Lo sappiamo bene. Meno noto è il piccolo mondo dell'editoria non convenzionale che resiste. Anzi s'innova grazie alle nuove tecnologie e si ritaglia le sue piccole quote di mercato, dando occasioni a nuovi autori che altrimenti difficilmente si cimenterebbero con l'arte del narrare coi libri.
Un caso del genere - certamente non l'unico - è la Bonomo di Bologna, tenacemente voluta e tenuta in vita da una donna determinata, Alberta Zama, appassionatisi al mondo dei libri diversi decenni fa: dapprima e per molti anni con una suo negozio nel cuore della cittadella universitaria felsinea. Lì s'è specializzata inizialmente nel filone giuridico, con sue pubblicazioni di giurisprudenza. Bonomo, a Bologna, ha voluto dire per molto tempo - e ancora oggi - testi di diritto. Alberta non si è però fermata lì. Approfittando della relativa facilità con cui oggi si può sia comporre che stampare un testo, s'è lanciata nel cosiddetto "print on demand". Vale a dire si stampa solo se c'è domanda di quel dato libro. I tempi sono rapidissimi, una volta che le pagine siano composte e pronte in un file impaginato. Poche le spese iniziali, il resto è lasciato alla promozione dell'autore stesso o al fatto che la pubblicazione, per qualche sua alchimia e tam tam tra lettori, "vende". anche il formato ebook ovviamente c'è in partenza, nell'offerta Bonomo. Niente più richieste di acquisti massicci preventivi di copie stampate, quindi, per coprire i costi e il guadagno minimo dell'editore, il classico pesante pedaggio per autori in erba.
In tal modo Alberta-Bonomo ha fatto da talent scout per amici e conoscenti che avevano qualcosa da raccontare.
E' il caso di Pietro Lorenzetti, ad esempio, con la sua raccolta di poesie "Solo l'amore sorprende", una sintesi in versi del suo percorso umano - di padre, figlio, marito e amico - nell'arco di diversi lustri, con radici tra la Romagna, Bologna e Milano.
Oppure di un pubblicista emiliano - Gianni Varani - partito inizialmente con la semplice idea di regalare qualcosa di sé e della sua ricca memoria di famiglia a un po' di amici per Natale e finito poi per editare con la Bonomo "Dalle parti di Becket", una serie di brevi racconti che hanno qualcosa di guareschiano come stile.
E c'è poi "Io (di) chi sono", di Simona Sarti, una donna, madre e assistente sociale da decenni, che affronta un lungo viaggio nelle domande più profonde che emergono nelle vite degli adottati, con tanto di storie in presa diretta, frutto del lavoro di ascolto e interrogazione portato avanti dall'autrice.
Insomma, è un piccolo grande universo di umanità da non dimenticare quello al quale la Bonomo sta dando voce. E non ha intenzione di fermarsi qui.
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